Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30149 del 28 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:30149PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto di critica nei confronti di un magistrato, anche se esercitato attraverso la diffusione di informazioni relative alla sua vita privata, trova un limite nel rispetto della reputazione e della dignità della persona offesa, non potendosi ritenere giustificato dalla mera asserita ingiustizia di un provvedimento giudiziario, in assenza di una prova concreta di un trattamento vessatorio ulteriore rispetto alla normale afflizione derivante dalla sottoposizione a processo penale, nonché dell'accertamento di un consapevole arbitrio nell'esercizio della funzione giurisdizionale. Pertanto, la diffamazione aggravata commessa attraverso la divulgazione di notizie false e lesive della reputazione di un magistrato, anche se motivata da un presunto comportamento ingiusto dello stesso, non può essere giustificata dall'esimente della provocazione, in mancanza della prova della quasi contestualità tra il fatto ritenuto ingiusto e la reazione diffamatoria, nonché dell'effettiva ingiustizia del provvedimento giudiziario adottato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GR. Lu. , nato il (OMESSO);

avverso la Sentenza della Corte d'Appello di Ancona del 15.4.2010;

sentita la Relazione svolta dal Cons. Gian Giacomo Sandrelli;

sentite le Requisitorie del PG. (nella persona del Cons. Giovanni D'Angelo) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

IN FATTO

Il ricorso di GR.Lu. si appunta sulla sentenza della Corte d'Appello di Ancona ch…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.