La parte nei cui confronti venga prodotta una scrittura privata può, oltre alla facoltà di disconoscerla, proporre querela di falso per contestare la genuinità del documento, senza necessità di riconoscerlo espressamente o tacitamente. La querela di falso, pur essendo uno strumento più gravoso per la parte, consente di ottenere la completa rimozione del valore del documento con effetti "erga omnes" e non solo nei confronti della controparte. La querela di falso può essere proposta personalmente dalla parte con l'assistenza legale di un procuratore munito di procura speciale, senza necessità di una procura speciale autenticata da un pubblico ufficiale. L'indicazione del Pubblico Ministero quale destinatario della querela non inficia la sua corretta proposizione nell'ambito del giudizio civile, essendo sufficiente che il Pubblico Ministero sia informato del giudizio e posto in condizione di sviluppare l'attività ritenuta opportuna. L'indicazione degli elementi di falsità della sottoscrizione e delle prove della falsità, richiesti a pena di nullità dall'art. 221 c.p.c., sono stati ritenuti correttamente indicati nella querela, non essendo state sollevate eccezioni di nullità nel corso del procedimento incidentale di querela di falso.