Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12498 del 24 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:12498PEN

Massima

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La coltivazione di un numero elevato di piante di canapa indiana, anche se finalizzata all'uso personale, integra comunque il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti, non potendosi ritenere la condotta come non offensiva. Infatti, il numero e la qualità delle piante coltivate, pur in assenza di finalità di spaccio, sono tali da superare la soglia di offensività rilevante per la configurazione del reato, non potendosi applicare in tali casi l'esclusione della punibilità per la destinazione ad uso personale. La valutazione della concreta offensività della condotta deve pertanto tenere conto di tutti gli elementi oggettivi della fattispecie, come la quantità e le caratteristiche della coltivazione, a prescindere dalla finalità meramente personale, essendo sufficiente il superamento di una soglia minima di offensività per la configurazione del reato. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'effettività della tutela penale contro la coltivazione di sostanze stupefacenti, anche quando non finalizzata allo spaccio, al fine di prevenire e reprimere fenomeni di diffusione e consumo di droghe, a tutela della salute pubblica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI STEFANO P. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza 297/2014 del 26/3/2014 della CORTE DI APPELLO DI CATANZARO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VINCENZO GERACI che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

(OMISSIS) propone ricorso avverso la sentenza della Corte di Appel…

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