Consiglio di Stato sentenza n. 5350 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:5350SENT

Massima

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La normativa regionale in materia di governo del territorio può legittimamente derogare alle distanze minime dai confini stabilite dalla pianificazione urbanistica comunale, purché la deroga sia giustificata dal perseguimento di interessi pubblici connessi all'esigenza di omogenea conformazione dell'assetto urbanistico di una determinata zona e non riguardi singole costruzioni considerate isolatamente. Le distanze minime di fonte statale, in particolare quelle previste dall'art. 9 del D.M. n. 1444/1968 tra pareti finestrate, rimangono invece inderogabili. Il principio della prevenzione, che regola i rapporti di vicinato nell'esercizio dello ius aedificandi, opera fisiologicamente in caso di priorità temporale della costruzione, senza che ciò possa ritenersi irragionevole o discriminatorio. L'autorizzazione paesaggistica può ritenersi adeguatamente motivata quando il progetto sia intrinsecamente migliorativo dello stato dei luoghi, come desumibile dalla relazione paesaggistica e dagli elaborati tecnici allegati.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/07/2021

N. 05350/2021REG.PROV.COLL.

N. 00499/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 499 del 2021, proposto dalla signora ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, largo Messico 7;

contro

il Comune di Vernazza, in persona del Sindaco p.t., non costituitosi in giudizio;

nei confronti

della signora ((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
del signor ((omissis)) non costituitosi in giudizio;

per la riforma

della sentenza…

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