Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33765 del 19 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33765PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il dolo nella ricettazione di beni culturali deve essere valutato alla luce delle concrete circostanze del caso, tenendo conto della consapevolezza dell'imputato circa la provenienza illecita della res. Anche l'incauta acquisizione di un bene di dubbia provenienza, in assenza di adeguate verifiche, può integrare il dolo di ricettazione, qualora l'imputato abbia omesso di compiere gli accertamenti necessari per escludere la illiceità della provenienza. Tuttavia, la mancata qualificazione dei fatti ai sensi dell'art. 712 c.p. (appropriazione di cose di interesse storico o archeologico) non comporta necessariamente l'annullamento della sentenza di condanna per ricettazione, qualora emerga comunque la consapevolezza dell'imputato circa la provenienza illecita del bene. Inoltre, la valutazione delle circostanze attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena deve tenere conto della condotta complessiva dell'imputato, della sua incensuratezza e della risalenza temporale dei fatti, senza limitarsi ad un mero giudizio di bilanciamento aritmetico tra circostanze aggravanti e attenuanti. Infine, la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione, intervenuta dopo la sentenza di appello ma prima del giudizio di legittimità, comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, senza possibilità di esaminare eventuali vizi di motivazione, in quanto il giudice di rinvio sarebbe comunque tenuto a pronunciare l'immediata declaratoria di proscioglimento per prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 915/2012 CORTE APPELLO di MESSINA, del 30/11/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/04/2018 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Molino Pietro che ha concluso per il rigetto del ricorso, e, per l'imputato, l'avv. (OMISSIS), in sost. avv. (OMISSIS) che si e' riportata ai motivi, chiedendone l'accoglimento.

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.