Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9197 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:9197SENT

Massima

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Il vincolo paesaggistico derivante dall'inclusione di un'area nel perimetro di un parco regionale esclude la possibilità di formazione del silenzio-assenso sulle domande di rilascio di concessione edilizia in sanatoria, in quanto il silenzio-assenso per decorso del termine di ventiquattro mesi dall'emissione del parere dell'autorità preposta alla tutela del vincolo si forma solo nel caso di parere favorevole e non anche di parere contrario. Pertanto, il rilascio della concessione in sanatoria per abusi in zone vincolate presuppone necessariamente il parere favorevole e non il parere sic et simpliciter della predetta autorità. L'istituto del silenzio-assenso, inoltre, non opera con riferimento agli atti e procedimenti riguardanti la tutela del patrimonio paesaggistico o dell'ambiente. Né l'istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica, presentata ai sensi dell'art. 1, commi 37 e 39, della legge n. 308/2004, può surrogare il parere dell'autorità preposta alla salvaguardia dell'interesse tutelato dal vincolo paesaggistico, avendo tale istituto rilievo esclusivamente ai fini dell'estinzione del reato, ferma restando l'applicazione di sanzioni amministrative. Gli ordini di servizio, al pari delle circolari, sono atti meramente interni alla P.A. che possono risolversi, tutt'al più, in un mero ausilio ermeneutico e non esplicano alcun effetto vincolante non solo per il giudice, ma anche per gli stessi destinatari, poiché non possono comunque porsi in contrasto con l'evidenza del dato normativo. Infine, la normativa regionale esclude recisamente l'ammissibilità a sanatoria di qualsiasi intervento compiuto in assenza di titolo abilitativo edilizio su aree soggette a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela dei parchi e delle aree naturali protette nazionali, regionali o provinciali.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/07/2022

N. 09197/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00812/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 812 del 2018, proposto da
((omissis)) ed ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, piazza dei Prati degli Strozzi n.34;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso l’Avvocatura capitolina in Roma, via del Tempio di Giove 21;

per l'annullamento

delle Determinazioni dirigen…

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