Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37620 del 3 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:37620PEN

Massima

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Il giudice di sorveglianza, nel valutare la concessione della liberazione anticipata al condannato per reati di spaccio di stupefacenti, deve verificare se sussistano collegamenti attuali con la criminalità organizzata, anche in assenza di una formale condanna per delitti associativi, essendo sufficiente l'accertamento di pregresse relazioni illecite con esponenti della criminalità, a prescindere dall'organico inserimento del detenuto nella compagine associativa. Il divieto di concessione dei benefici penitenziari di cui all'art. 4-bis dell'Ordinamento Penitenziario opera, infatti, ogniqualvolta emergano indizi di collegamenti con ambienti o persone appartenenti alla criminalità organizzata, a tutela dell'esigenza di prevenzione generale e speciale. Pertanto, il giudice di merito è tenuto a valutare attentamente la sussistenza di tali collegamenti, anche in assenza di una condanna per reati associativi, al fine di escludere o meno l'attualità del pericolo di reinserimento del condannato in contesti criminali, in ossequio al principio di individualizzazione del trattamento penitenziario e di rieducazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di LECCE;

nei confronti di:

1) DI. SC. FE. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 15/01/2008 TRIB. SORVEGLIANZA di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VECCHIO MASSIMO;

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Dott. BUA Francesco, sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso…

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