Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11407 del 24 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:11407PEN

Massima

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La comunicazione diretta a più persone, anche se effettuata nell'ambito di un procedimento disciplinare, può integrare il reato di diffamazione qualora i fatti esposti siano falsi e lesivi della reputazione altrui, non potendosi invocare l'esimente dell'esercizio del diritto di critica in assenza di prova della veridicità dei fatti posti a fondamento della critica. Il diritto di censurare l'operato di un professionista non legittima la divulgazione di informazioni non veritiere, essendo necessario che la critica si mantenga entro i limiti della continenza e della verità dei fatti esposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/03/2018 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Michele Romano;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Epidendio Tomaso, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata perche' il fatto non costituisce reato;
letta la memoria del difensore dell…

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