Il divieto di edificazione nella fascia di rispetto di 150 metri dalla battigia, sancito dall'art. 15, comma 1, lett. a) della l.r. 12 giugno 1976 n. 78, è applicabile sia alle amministrazioni comunali in sede di formazione degli strumenti urbanistici, sia ai privati che intendano procedere a lavori di costruzione entro detta fascia di rispetto, come stabilito dalle successive l.r. 30 aprile 1991 n. 15 (art. 2) e 31 maggio 1994 n. 17 (art. 6). Ne consegue l'esclusione dalla concessione od autorizzazione in sanatoria per tutte le costruzioni eseguite entro i 150 metri dalla battigia, in quanto realizzate in violazione del divieto di inedificabilità assoluta. L'ordine di demolizione di un immobile edificato in tale fascia di rispetto è pertanto legittimo, a prescindere dalla sussistenza di un titolo abilitativo, in quanto l'intero immobile deve ritenersi abusivo. La sanzione pecuniaria prevista dall'art. 12 della l. n. 10/1977 non può trovare applicazione in luogo della demolizione, in quanto l'intero immobile risulta realizzato in assenza del necessario titolo edilizio e in violazione del divieto di inedificabilità assoluta.