Il vincolo di inedificabilità assoluta nelle fasce di rispetto cimiteriale, derivante direttamente dall'art. 338 del R.D. n. 1265 del 1934 e dall'art. 5-bis della L. n. 359 del 1992, determina una situazione di inedificabilità legale assoluta che non consente la concessione in sanatoria di costruzioni abusive realizzate in tali aree, a prescindere dal momento in cui il vincolo sia stato apposto, in considerazione delle preminenti esigenze di natura igienico-sanitaria, di salvaguardia della peculiare sacralità dei luoghi destinati all'inumazione e sepoltura, nonché di mantenimento di un'area di possibile espansione della cinta cimiteriale. Tale vincolo, pertanto, non richiede valutazioni in ordine alla concreta compatibilità dell'uso con i valori tutelati e non può dar luogo a ipotesi di disparità di trattamento, comportando il dovuto ordine di demolizione delle opere abusive realizzate in violazione dello stesso.