Il provvedimento di revoca di una licenza di vigilanza privata, adottato dalla Prefettura sulla base della prosecuzione dell'attività di vigilanza durante il periodo di sospensione della licenza e della mancata prolungata corresponsione degli stipendi ai dipendenti, è illegittimo per illogicità manifesta, difetto di istruttoria e violazione del principio di proporzionalità, qualora la Prefettura non abbia adeguatamente valutato le circostanze concrete e rilevanti addotte dal titolare della licenza, come la comunicazione della difficoltà di sospendere immediatamente l'attività per esigenze di interesse pubblico e la disponibilità a far svolgere i servizi da altri istituti autorizzati, nonché non abbia previamente contestato al titolare della licenza la mancata corresponsione degli stipendi, violando così il principio del contraddittorio procedimentale. In tali casi, il provvedimento di revoca deve essere annullato, salvo il riesercizio del potere amministrativo da parte della Prefettura, nel rispetto dei principi enunciati.