Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10414 del 20 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:10414PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice in modo concreto ed attuale, sulla base di una prognosi fondata sull'analisi della personalità dell'indagato, delle modalità della condotta illecita e del contesto socio-ambientale, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere. Ove l'indagato risulti dedito a commettere reati in modo continuativo e seriale, il giudizio sul pericolo di recidiva non richiede la previsione di una specifica opportunità di reiterazione, ma una valutazione prognostica basata su elementi concreti desunti dall'esame della personalità dell'indagato, delle sue condizioni di vita e dalle modalità della condotta criminosa, purché tale valutazione sia adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni Filippo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Mar - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/10/2019 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CERRONI Claudio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Marinelli Felicetta, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 25 ottobre 2019 il Tribunale di Roma, quale Giudice del riesame delle misure cautelari pers…

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