Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30546 del 11 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:30546PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, deve procedere ad un'analisi complessiva e puntuale degli elementi indiziari, senza limitarsi a una mera valutazione frammentaria o superficiale degli stessi. In particolare, il giudice deve: 1) Esaminare in modo logico, congruo e corretto l'insieme degli elementi indiziari, anche apparentemente contraddittori o ambigui, valutandone il contributo significativo in rapporto ai fatti contestati e alle aggravanti, attraverso un'analisi comparativa e una lettura d'insieme dei dati disponibili. 2) Motivare adeguatamente le ragioni che lo hanno condotto a ritenere sussistente il grave quadro indiziario, anche in relazione a elementi come l'utilizzo di linguaggio criptico da parte degli indagati, la tipologia dei contatti tra gli stessi, l'assenza di specifici riscontri investigativi, il tenore di vita degli indagati. 3) Valutare la sussistenza della presunzione relativa di concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato, derivante dall'applicazione di aggravanti come quella di cui all'art. 7 L. 203/1991, e motivare adeguatamente in ordine all'impossibilità di soddisfare le esigenze cautelari con misure meno afflittive della custodia in carcere. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione in sede di impugnazione delle misure cautelari personali è limitato ai vizi di motivazione che incidano sui requisiti minimi di esistenza e logicità del discorso argomentativo, senza poter condurre a una nuova ricostruzione dei fatti o a una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giusep - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 08/10/2018 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 8 ottobre 2018 il Tribunale di Catania, sezione del riesame, adito ai sensi dell'articolo 309 …

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