Il rilascio di un'autorizzazione di pubblica sicurezza per l'esercizio di attività connesse ai giochi d'azzardo, oltre al possesso di una concessione statale, è compatibile con i principi di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi sanciti dagli articoli 43 e 49 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, in quanto tale requisito può essere giustificato da motivi imperativi di interesse generale, quali la necessità di assicurare un controllo pubblico sulle attività di gioco per finalità di ordine pubblico, di prevenzione della criminalità e di tutela dei consumatori. Pertanto, il diniego di un'autorizzazione di pubblica sicurezza per l'esercizio di attività di intermediazione telematica nel settore delle scommesse sportive e di altro genere, in assenza del possesso di una concessione statale, non costituisce una violazione dei principi di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi, essendo tale requisito autorizzativo compatibile con l'ordinamento dell'Unione Europea. Il provvedimento di diniego, adottato in conformità a tale quadro normativo, non può essere considerato illegittimo per violazione del principio di proporzionalità, in quanto la limitazione dell'accesso a tali attività economiche attraverso il sistema concessorio e autorizzativo risponde a esigenze di interesse generale, quali il controllo pubblico sulle attività di gioco e la tutela dell'ordine pubblico e dei consumatori.