Il provvedimento amministrativo che impone ad un soggetto, in qualità di proprietario di un'area inquinata, l'obbligo di eseguire interventi di messa in sicurezza e bonifica, deve essere adottato previa adeguata istruttoria finalizzata all'accertamento della responsabilità soggettiva del destinatario nella causazione della contaminazione, non essendo sufficiente il mero dato della titolarità del bene. Pertanto, l'amministrazione non può imporre tali obblighi al proprietario incolpevole, essendo i suoi effetti limitati a quanto previsto dall'art. 253 del d.lgs. n. 152/2006 in tema di oneri reali e privilegi speciali immobiliari. L'individuazione del responsabile della contaminazione deve essere effettuata sulla base di un'istruttoria completa ed esaustiva, che tenga conto anche degli esiti di eventuali procedimenti penali definiti in via definitiva, i quali rivestono rilevanza ai fini della legittimità del provvedimento amministrativo. L'amministrazione non può fondarsi esclusivamente sulle risultanze delle attività investigative svolte dall'autorità giudiziaria, senza effettuare un autonomo e approfondito accertamento della responsabilità.