Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1004 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:1004SENT

Massima

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Il dovere di provvedere della pubblica amministrazione sorge in tutte le fattispecie in cui ragioni di giustizia e di equità impongano l'adozione di un provvedimento e, quindi, tutte le volte in cui, in relazione al dovere di correttezza e di buona amministrazione, sorga per il privato una legittima aspettativa a conoscere il contenuto e le ragioni delle determinazioni dell'amministrazione. Tale obbligo di provvedere, sancito dall'art. 2 della legge n. 241 del 1990, sussiste anche nel caso di istanze di condono edilizio, in quanto il privato è portatore di un interesse legittimo a conoscere l'esito della propria domanda. Tuttavia, il procedimento per il rilascio della concessione in sanatoria è subordinato all'acquisizione del parere favorevole dell'autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico-ambientale, ossia la Soprintendenza, il cui silenzio protratto per oltre 180 giorni dalla richiesta equivale a rigetto. Pertanto, l'obbligo di provvedere grava sia sull'amministrazione comunale, cui spetta il compito di istruire la pratica e richiedere il parere alla Soprintendenza, sia su quest'ultima, la quale è tenuta a pronunciarsi entro il termine di legge. Qualora il comune sia stato delegato dalla regione all'esercizio di tali funzioni, l'obbligo di provvedere ricade interamente su di esso; in caso contrario, il comune deve trasmettere la richiesta alla Soprintendenza, la cui inerzia oltre i 180 giorni determina il silenzio-rifiuto impugnabile dal privato. In ogni caso, il giudice amministrativo, nell'accertare l'illegittimità del silenzio, non può sindacare il merito della pretesa, ma deve limitarsi a ordinare all'amministrazione di provvedere entro un termine prefissato, con eventuale nomina di un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/03/2020

N. 01004/2020 REG.PROV.COLL.

N. 05046/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5046 del 2019, proposto da
Emanuela Apuzzo, rappresentata e difesa dall'avvocato Carlo Sarro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Napoli, viale Antonio Gramsci n.19;

contro

Comune di Terzigno, in persona del Sindaco p.t., Regione Campania in persona del Presidente p.t. della GR- non costituiti in giudizio;
Ministero per i Beni e Le Attivita' Culturali, Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio Area Metropolitana di Napoli, in persona del Ministro pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettu…

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