L'emissione di un assegno bancario con data ideologicamente falsa, ancorché consegnato al prenditore prima della revoca dell'autorizzazione della banca trattaria, integra comunque il reato di emissione di assegno senza provvista ai sensi della Legge n. 386 del 1990, art. 1, in quanto l'illecito si perfeziona al momento della presentazione all'incasso del titolo, quando esso risulta completo di tutti gli elementi essenziali prescritti dalla normativa di settore per essere valido mezzo di pagamento e titolo esecutivo, a prescindere dal momento della materiale consegna del modulo assegno al prenditore. L'emittente, pertanto, si assume il rischio che il titolo venga presentato all'incasso in un momento successivo alla revoca dell'autorizzazione della banca trattaria, anche oltre i dieci giorni previsti dalla citata legge, essendo irrilevanti ai fini della configurazione dell'illecito il successivo pagamento del dovuto o la mancata presentazione del titolo per il protesto.