Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 6633 del 13 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:6633PEN

Massima

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Il delitto di truffa si configura quando l'agente, mediante artifici o raggiri, induce in errore il soggetto passivo, inducendolo a compiere un atto di disposizione patrimoniale a proprio vantaggio. La menzogna, anche se non particolarmente sofisticata, può integrare gli estremi del reato di truffa, purché sia accompagnata da ulteriori circostanze idonee a rafforzare la falsa rappresentazione della realtà e a trarre in inganno la persona offesa, inducendola a consegnare il denaro o altro bene. Non è necessario che il mezzo fraudolento sia astrattamente idoneo a trarre in errore, essendo sufficiente che nel caso concreto abbia effettivamente indotto la vittima a compiere l'atto di disposizione patrimoniale. Ai fini della configurabilità del reato di truffa, non rileva la grossolanità o meno della menzogna utilizzata dall'agente, essendo sufficiente che essa abbia concretamente sortito l'effetto di indurre in errore la persona offesa. Il giudice, nel valutare la sussistenza delle circostanze attenuanti generiche, deve dare conto delle specifiche ragioni che lo inducono a ritenere la personalità dell'imputato non meritevole di un trattamento sanzionatorio più favorevole, senza essere tenuto ad esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o emergenti dagli atti. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, dovuta alla manifesta infondatezza dei motivi, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità sopravvenute, come la prescrizione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1971/2014 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 22/01/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/01/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZELLA VINCENZO;
Udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa CARDIA Delia, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione in relazione ai reati di cui ai capi A) ed H), con conseguen…

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