Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10011 del 9 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10011PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., comporta la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, rispetto alla quale la presunzione di adeguatezza della misura della custodia cautelare in carcere è assoluta. Pertanto, in presenza di gravi indizi di colpevolezza per il delitto di partecipazione ad un'associazione mafiosa, il giudice non ha l'obbligo di dimostrare in positivo la ricorrenza dei pericula libertatis, ma deve soltanto accertare l'eventuale sussistenza di segnali di rescissione del legame del soggetto con il sodalizio criminale, tali da smentire, nel caso concreto, l'effetto della presunzione, in mancanza dei quali trova applicazione in via obbligatoria la misura della custodia in carcere. Inoltre, il giudizio di inadeguatezza in radice di altre misure cautelari diverse da quella custodiale a contenere il pericolo della reiterazione criminosa, per la sua natura di valutazione assorbente e pregiudiziale, costituisce pronuncia implicita sulla impossibilità di impiego di uno degli strumenti elettronici di controllo a distanza previsti dall'art. 275-bis c.p.p. Pertanto, l'esclusione espressa della misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico non è necessaria, in quanto tale valutazione è implicita nel giudizio di adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/03/2022 del TRIB. LIBERTA' di MESSINA;
udita la relazione svolta dal Consigliere BARBARA CALASELICE;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, Dr. FRANCA ZACCO, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore, avvocato CAMPANELLA SEBASTIANO, che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di M…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.