Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36181 del 26 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:36181PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, quale espressione del più ampio diritto di libera manifestazione del pensiero, trova il suo fondamento nell'interesse pubblico all'informazione e nel controllo democratico sull'operato degli esponenti politici e delle pubbliche amministrazioni. Perché tale diritto possa essere legittimamente esercitato, è necessario che la critica si mantenga entro i limiti della continenza formale e della verità sostanziale del fatto narrato, senza degenerare in attacchi personali finalizzati ad aggredire la sfera morale altrui. Il requisito della verità non implica l'esatta corrispondenza tra la rappresentazione del fatto e la realtà, essendo sufficiente che la critica si fondi su un nucleo fattuale veritiero e oggettivamente idoneo a sorreggere il giudizio espresso, anche quando questo assuma i connotati di un'opinione o di un'esagerazione. Ciò al fine di evitare che la repressione penale della diffamazione determini effetti dissuasivi nell'esercizio della libertà di espressione, realizzando un'ingerenza sproporzionata e non necessaria in una società democratica. Pertanto, il diritto di critica politica può superare anche il riferimento a specifici fatti storici, purché non si traduca in una manipolazione o distorsione inaccettabile degli stessi, tale da determinarne un travisamento rispetto all'intento informativo dell'opinione pubblica che ne costituisce il fondamento. Analogamente, la prerogativa dell'insindacabilità delle opinioni espresse dai consiglieri regionali nell'esercizio delle loro funzioni, pur trovando diretto ed esclusivo fondamento nell'art. 122, comma 4, Cost., non può essere estesa in modo incondizionato a dichiarazioni rese al di fuori dell'ambito consiliare, se queste presentano una sostanziale coincidenza di contenuti con quelle rese in sede parlamentare e sono cronologicamente successive ad esse, costituendo così espressione dell'esercizio della funzione consiliare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PISTORELLI Luca - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
parte civile (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
parte civile (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/03/2021 della CORTE APPELLO di TORINO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE DE MARZO;
lette le conclusioni scritte del Sostituto Procuratore generale, Dott. Luigi Giordano, il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
l…

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