Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50863 del 4 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:50863PEN

Massima

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Il danneggiamento di beni altrui, anche se di lieve entità, integra un reato penale che comporta la condanna dell'autore al risarcimento dei danni e alle spese processuali, nonché l'eventuale applicazione di una pena detentiva. Il giudice di merito ha il compito di valutare la prova in modo logico e coerente, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo il caso di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione. La prescrizione del reato, pur essendo una causa di estinzione del reato, non opera automaticamente, ma deve essere accertata dal giudice sulla base dei termini previsti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto personalmente da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Catania, prima sezione penale, n. 3643/2010 in data 18.10.2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. Andrea Pellegrino;

udita la requisitoria del sostituto procuratore generale dott. Fulvio Baldi che ha chiesto di dichiararsi l'inammissibilit…

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