Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4200 del 4 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4200PEN

Massima

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Il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando l'agente, anche non appartenente ad associazioni criminali di tipo mafioso, si avvale della forza di intimidazione derivante dall'appartenenza a tali sodalizi per costringere la vittima alla dazione di denaro, ingenerando in essa il timore di gravi conseguenze in caso di rifiuto. La sussistenza di tale aggravante è comprovata dalla presenza di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le risultanze di intercettazioni ambientali e telefoniche, nonché il comportamento della vittima che, consapevole della pericolosità del contesto criminale, ammette i fatti. Inoltre, il reato si perfeziona con la dazione della somma richiesta, non rilevando che l'agente abbia agito in proprio o per conto di terzi, essendo sufficiente l'evocazione dell'appartenenza a consorterie mafiose per integrare il metodo mafioso. In tali casi, il giudice è tenuto a valutare la complessità del quadro indiziario, senza limitarsi a singoli elementi, al fine di accertare la qualificata probabilità di colpevolezza dell'indagato, anche in assenza di una prova diretta della sua partecipazione a un'associazione di tipo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv.to Giannino' Andrea difensore di Me. Gi. Lu. nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Catania, in data 21.6.2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Bronzini Giuseppe;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Antonio Gialanella, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito il difensore Dr. Giannino' che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

Osse…

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