Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36077 del 17 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:36077PEN

Massima

Massima ufficiale
È manifestamente infondata l'eccezione di illegittimità costituzionale dell'art. 322, comma secondo, cod. pen., con riferimento all'art. 3 Cost., nella parte in cui non prevede che la riduzione della pena, ivi stabilita per un'ipotesi delittuosa sostanzialmente identica al tentativo di corruzione propria, non sia determinata in misura corrispondente a quella prevista dall'art. 56 cod. pen., trattandosi di fattispecie criminose autonome, la cui diversa configurazione discende dalla volontà del legislatore di realizzare - attraverso un più grave trattamento sanzionatorio - una più efficace tutela contro il pericolo che l'offerta o la promessa di terzi possano essere accettate dal pubblico ufficiale, con il conseguente grave turbamento della funzione pubblica o della concreta attività della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MANNINO Saverio Feli - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

TO. An. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Napoli 16 gennaio 2007 n. 348;

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dr. S.F.MANNINO;

Sentita la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dr. Giovanni GALATI, il quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA IN FATTO E IN DIRITTO

Con sentenza del 10 maggio 2005 n. il Tribunale di S. Maria Capua Vetere dichiarava To.An. colpevole a) del rea…

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