Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17057 del 26 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:17057PEN

Massima

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Il giudice di merito può fondare l'affermazione di responsabilità penale dell'imputato sulla base delle sole dichiarazioni della persona offesa, previa verifica della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, senza necessità di riscontri oggettivi, salvo il caso in cui la persona offesa si sia costituita parte civile, ipotesi in cui il controllo di attendibilità deve essere più rigoroso. L'aggravante della esposizione della cosa alla pubblica fede, prevista dall'art. 625 c.p., comma 1, n. 7, è configurabile anche quando la cosa danneggiata si trovi in luoghi privati ma aperti al pubblico, non essendo sufficiente a escluderla una vigilanza generica, saltuaria ed eventuale da parte del proprietario. Il giudice di merito può negare le attenuanti generiche in base ai precedenti penali dell'imputato, in quanto ciò equivale a formulare un giudizio di disvalore sulla sua personalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 313/2014 emessa in data 27 marzo 2014 dalla Corte d'appello di Caltanissetta.
Sentita la relazione svolta in pubblica udienza dal Consigliere Dott. D'ARRIGO Cosimo;
udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ORSI Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha insistito nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO<…

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