Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14565 del 9 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14565PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico, che legittima il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, richiede l'accertamento della sussistenza di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie, in particolare: l'esistenza di artifizi e raggiri idonei a indurre in errore il soggetto passivo, la concreta verificazione di un danno patrimoniale in capo all'ente pubblico e l'effettiva sussistenza di un nesso causale tra la condotta fraudolenta e il pregiudizio economico subito. Tali elementi devono essere valutati in concreto, tenendo conto anche delle deduzioni difensive, senza limitarsi ad un mero giudizio di astratta sussumibilità della fattispecie nel paradigma normativo di riferimento. Inoltre, occorre verificare se la vicenda negoziale in contestazione, riguardante il conferimento di incarichi professionali extragiudiziari, sia riconducibile alla categoria del "reato-contratto" ovvero del "reato in contratto", con le conseguenti implicazioni sull'ambito del profitto confiscabile. Infine, il giudice deve motivare adeguatamente in ordine alla quantificazione del profitto confiscabile, detraendo le somme corrispondenti alle imposte effettivamente versate all'Erario, in quanto non costituiscono un costo per la realizzazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 13 maggio 2014 del Tribunale di Milano in funzione di giudice del riesame;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso;

letta la memoria difensiva depositata nell'interesse della ricorrente il 30/10/2014;

sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, dr. GALASSO Aurelio, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata;

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