Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10721 del 10 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:10721PEN

Massima

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Il reato di ingiuria è configurabile anche quando l'offesa all'onore e al decoro della persona sia contenuta in una lettera, purché le espressioni utilizzate abbiano un significato fortemente spregiativo e lesivo della dignità altrui. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che l'offesa sia rivolta direttamente alla persona offesa, essendo sufficiente che sia indirizzata al suo difensore o a terzi per suo tramite, in quanto ciò integra comunque una lesione del suo onore e del suo decoro. Inoltre, l'impugnazione proposta dall'imputato avverso la sentenza di condanna del giudice di pace, anche se non espressamente rivolta alle statuizioni civili, deve essere qualificata come appello e non come ricorso per cassazione, qualora venga contestata l'affermazione di responsabilità penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PI. NA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/02/2006 GIUDICE DI PACE di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO;

udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. IZZO Gioacchino, che ha concluso chiedendo l'invio degli atti al tribunale di ROMA.

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