Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13581 del 20 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:13581PEN

Massima

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Il rimedio giurisdizionale disciplinato dall'art. 35-bis dell'ordinamento penitenziario, che prevede un doppio grado di giurisdizione di merito e la successiva ricorribilità per cassazione della decisione di seconda istanza emessa dal tribunale di sorveglianza, costituisce il modello procedimentale ordinario da applicare per la decisione sui reclami che deducono una violazione dei diritti soggettivi dei detenuti e degli internati da parte dell'amministrazione penitenziaria, in tutti i casi in cui la legge non preveda una diversa e specifica forma procedimentale. Pertanto, qualora l'interessato agisca ai sensi dell'art. 35-ter, commi 1 e 2, dell'ordinamento penitenziario per la riparazione in forma specifica del pregiudizio derivante da condizioni di detenzione tali da violare l'art. 3 CEDU, il relativo reclamo deve seguire le cadenze procedimentali stabilite dall'art. 35-bis, che prescrivono l'articolazione del giudizio in un doppio grado di merito, nell'ambito del quale la decisione del magistrato di sorveglianza sull'istanza-reclamo del soggetto detenuto (o internato) è impugnabile mediante reclamo, anche nel merito, al tribunale di sorveglianza. Tale modello procedimentale, che assicura il diritto al contraddittorio processuale dell'amministrazione penitenziaria, deve trovare applicazione anche quando il soggetto interessato a impugnare il provvedimento reso dal magistrato di sorveglianza sull'istanza-reclamo ex art. 35-ter sia l'amministrazione penitenziaria stessa, in quanto la privazione di un secondo grado di giudizio di merito e il riconoscimento come unico mezzo di impugnazione del ricorso diretto per cassazione, per soli vizi di legittimità, non garantirebbe una migliore e più effettiva tutela dei diritti e delle ragioni della parte interessata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - DAP - PROVVEDITORATO DELLA REGIONE PUGLIA DI BARI;
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 7158/2014 TRIBUNALE di LECCE, del 11/12/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;
lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto che l'impugnazione sia qualificata come reclamo e trasmessa al Tribunale di Sorveglianza di Lecce.
R…

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