Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20706 del 29 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:20706PEN

Massima

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La confisca di un bene immobile può essere disposta nei confronti di una persona sottoposta a misura di prevenzione personale, qualora il valore del bene risulti sproporzionato rispetto ai redditi di fonte lecita del proposto e del suo nucleo familiare, senza che sia necessario provare un nesso di causalità diretta tra il bene e l'attività illecita. La sproporzione tra il valore del bene e le disponibilità economiche lecite è sufficiente a far ritenere che il bene abbia avuto origine da attività illecite, anche in assenza di una prova diretta della provenienza criminale. Il giudice deve valutare complessivamente la situazione patrimoniale e reddituale del proposto e del suo nucleo familiare, senza dover scindere il valore del bene immobile dal valore del terreno su cui insiste, quando entrambi risultino sproporzionati rispetto alle risorse lecite accertate. La motivazione del provvedimento di confisca è adeguata quando, pur senza entrare in dettagli eccessivi, espone in modo chiaro e logico le ragioni per le quali il valore del bene è ritenuto incompatibile con le disponibilità economiche di fonte lecita del proposto e del suo nucleo familiare, senza che sia necessario un esame analitico di tutte le deduzioni difensive, purché queste siano state comunque considerate e disattese in modo logicamente argomentato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 56/2009 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 13/05/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO;

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, dott. GIALANELLA Antonio sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Corte suprema, il quale ha concluso per l'annullamento del provvedimento impugnato con rinv…

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