Cassazione penale Sez. I sentenza n. 38860 del 20 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:38860PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuità del disegno criminoso, ai fini della configurabilità del reato continuato, richiede l'esistenza di un'unica complessa deliberazione preventivamente disegnata, anche solo per grandi linee, alla quale segua, per ogni singola azione, una deliberazione specifica. Non è sufficiente la mera abitualità nel delitto, l'intenzione generica di procurarsi denaro mediante comportamenti illeciti o la scelta affatto generica di dedicarsi ad attività delinquenziale quale "sistema di vita". Inoltre, il significativo intervallo temporale tra i diversi reati, oltre a costituire un indice probatorio rilevante, rappresenta di regola un limite logico alla possibilità di ravvisare il reato continuato, a meno che non siano presenti concreti elementi che dimostrino l'effettivo collegamento progettuale tra i fatti, non desumibile dalla sola identità dei titoli di reato o dalla biografia giudiziaria del condannato. La valutazione dell'esistenza del vincolo della continuazione è rimessa al prudente apprezzamento del giudice, la cui motivazione deve essere esauriente e plausibile, senza che possano rilevare a tal fine i diversi esiti di analoghe valutazioni in altri procedimenti, in assenza di una dimostrazione della effettiva coincidenza dei presupposti di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa A. - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/05/2018 della CORTE APPELLO di LECCE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROSA ANNA SARACENO;
lette/sentite le conclusioni del PG;
Lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis))'Olio, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe la Corte di appello di Lecce, in fu…

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