Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31313 del 10 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:31313PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando un soggetto, estraneo al rapporto contrattuale, agisce con violenza o minaccia nei confronti del debitore al fine di ottenere l'ingiusto profitto consistente nel recupero di un credito in misura maggiore rispetto a quanto spettante al suo mandante, non essendo sufficiente la mera rappresentazione dell'esistenza di soggetti in grado di procurare danni alla vittima. In tali casi, la condotta non può essere ricondotta all'ipotesi dell'esercizio arbitrario delle proprie ragioni, in quanto l'agente non agisce per far valere un proprio diritto, bensì per ottenere un ingiusto profitto, attraverso l'utilizzo di mezzi illeciti quali la violenza o la minaccia. La qualificazione giuridica del fatto come tentata estorsione aggravata risulta pertanto corretta, in quanto l'imputato, agendo quale esattore di ipotizzate ragioni di credito di un terzo soggetto e usando ripetute minacce all'indirizzo della persona offesa, ha integrato gli elementi costitutivi del reato di cui agli articoli 81, 110, 56 e 629, comma 2, in relazione all'articolo 628, comma 3, n. 1, del codice penale. La condotta non può essere ricondotta all'ipotesi della truffa, in quanto l'agente non ha agito con l'intenzione di indurre in errore la vittima, bensì attraverso l'utilizzo di mezzi illeciti per ottenere un ingiusto profitto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovan - Presidente

Dott. DI PAOLA S - rel. Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PARDO Ignazi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/12/2017 del GIP del TRIBUNALE di AVEZZANO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Sergio Di Paola;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Stefano Tocci che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il G.i.p. del Tribunale di Avezzano, con sentenza in data 12/12/2017, applicava nei confronti di (OMISSIS) la pena concordata dalle parti ex articolo 444 c.p.p., in re…

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