Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 338 del 2013

ECLI:IT:TARAQ:2013:338SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione comunale sull'istanza del privato volta ad ottenere la nuova destinazione urbanistica del proprio fondo, per effetto della decadenza dei vincoli espropriativi imposti dal piano regolatore generale, integra un'omissione illegittima che obbliga l'ente a provvedere sulla richiesta entro il termine perentorio stabilito dalla legge, pena la nomina di un commissario ad acta che vi provvederà in sua vece e con aggravio di spese a carico dell'amministrazione inadempiente. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che l'inerzia dell'amministrazione comunale nell'esercitare il proprio potere di pianificazione urbanistica, nonostante la tempestiva istanza del privato, integra un'omissione illegittima che impone all'ente l'obbligo di definire il procedimento entro il termine di legge, al fine di assicurare il corretto esercizio della funzione amministrativa e la tutela delle situazioni giuridiche soggettive del cittadino. L'amministrazione non può sottrarsi all'obbligo di provvedere, neppure attraverso il silenzio, essendo tenuta a dare una risposta espressa e motivata alla richiesta del privato, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. In caso di ulteriore inerzia, il giudice può nominare un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento dovuto, con aggravio di spese a carico dell'ente inadempiente, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale.

Sentenza completa

N. 00080/2013
REG.RIC.

N. 00338/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00080/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 80 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)). Gennaro in L'Aquila, via Penne, 14;

contro

Comune di L'Aquila Sindaco, rappresentato e difeso per legge dall'((omissis)), domiciliata in L'Aquila, viale XXV Aprile;

per l'annullamento

avverso il silenzio formatosi a seguito della notificazione al comune di l'aquila in data 5/10/2011 dell'atto di significazione e diffida con cui il ricorrente chiedeva di provvedere a disciplinare urbanisticamente i terreni di proprietà.

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