L'Amministrazione è tenuta a concludere tempestivamente il procedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA) e a pronunciarsi espressamente sull'istanza di rinnovo di una concessione mineraria per la coltivazione di idrocarburi, nel rispetto dei termini previsti dalla legge e dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. L'inerzia dell'Amministrazione, in presenza di un procedimento istruito favorevolmente e di tutti i pareri positivi degli enti competenti, costituisce un illegittimo aggravamento del procedimento, in violazione degli articoli 1, 2 e 97 della Costituzione e degli articoli 1, 2 e 26 della legge n. 241/1990. Pertanto, il giudice amministrativo può ordinare all'Amministrazione di concludere il procedimento di VIA entro un termine perentorio e di pronunciarsi espressamente sull'istanza di rinnovo della concessione, alla luce dell'istruttoria già espletata, senza poter tuttavia accertare direttamente il diritto della parte al rilascio della concessione o annullare atti intermedi privi di efficacia lesiva. La domanda di risarcimento del danno da ritardo, se formulata in modo generico e priva di prova, deve essere rigettata.