La revoca della sospensione condizionata dell'esecuzione della pena è tassativamente collegata, ai sensi della legge n. 207 del 2003, alla sopravvenienza di una condanna definitiva a pena detentiva non inferiore a sei mesi per delitti non colposi commessi nel quinquennio dall'applicazione del beneficio, ovvero al mancato ottemperamento alle prescrizioni imposte all'atto della sua applicazione. La natura della sentenza di condanna, emessa ai sensi dell'art. 444 c.p.p., non rileva ai fini della valutazione della causa di revoca, essendo essa equiparabile a una sentenza di condanna ai fini della disciplina in esame. Inoltre, l'assenza di violazioni delle prescrizioni imposte non esclude la possibilità di revoca del beneficio in presenza della sopravvenienza di una condanna definitiva nei termini di legge, né consente di considerare come espiato il periodo trascorso in regime di sospensione condizionata della pena, atteso che la legge prevede espressamente la revoca del beneficio in tali ipotesi, a prescindere dalla condotta del condannato durante il periodo di sospensione.