Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 39529 del 22 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39529PEN

Massima

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Il diritto dell'imputato di accedere al giudizio abbreviato, quale rito speciale di definizione del processo, costituisce un diritto soggettivo che non può essere negato dal giudice sulla base della valutazione della decidibilità della causa allo stato degli atti, essendo tale requisito venuto meno a seguito delle modifiche legislative introdotte dalla Legge n. 479 del 1999. Il giudice è pertanto tenuto a disporre il giudizio abbreviato, anche in caso di richiesta incondizionata, salvo che l'integrazione probatoria richiesta dall'imputato non risulti necessaria ai fini della decisione e compatibile con le finalità di economia processuale proprie del procedimento. Il provvedimento che nega l'accesso al rito abbreviato per la non decidibilità allo stato degli atti, in violazione della disciplina vigente, si configura come un atto abnorme, estraneo all'ordinamento processuale e suscettibile di immediata impugnazione in Cassazione, in quanto determina una stasi del processo e l'impossibilità di proseguirlo secondo le regole ordinarie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. MARINI Lionello - Consigliere

Dott. MARZANO Francesco - Consigliere

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) RA. AN. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 16/10/2006 TRIB. SEZ. DIST. di SCHIO;

sentite la relazione fatta dal Consigliere Dott. BRUSCO ((omissis));

lette le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato.

La Corte:

OSSERVA

1) RA. AN. ha proposto ricorso avverso l'ordinanza pronunziata …

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