Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27591 del 15 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:27591PEN

Massima

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La commissione di reati fiscali, quali frodi IVA mediante l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e la creazione di crediti d'imposta fittizi, integra il reato di associazione per delinquere, qualora tali condotte si inseriscano in un contesto di stabilità organizzativa e di pluralità di soggetti concorrenti, finalizzato al conseguimento di ingenti profitti illeciti. Tali profitti, una volta acquisiti, vengono sistematicamente riciclati attraverso complesse operazioni finanziarie transnazionali, anche con l'ausilio di società estere appositamente costituite, al fine di occultarne la provenienza delittuosa e di reinvestirli nell'economia legale. Le frodi IVA, oltre a integrare reati fiscali, assumono rilevanza anche a livello comunitario, in quanto incidono negativamente sul bilancio dell'Unione Europea, imponendo agli Stati membri l'adozione di strumenti efficaci di contrasto, anche sul piano penale e della cooperazione internazionale. In tale contesto, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e l'attualità delle esigenze cautelari, legate alla necessità di cristallizzare gli elementi probatori e di impedire la reiterazione delle condotte illecite, giustificano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di precedenti penali dell'indagato, in considerazione della complessità e della gravità dei reati contestati, della loro durata nel tempo e dell'elevato profilo criminale dell'organizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ALTIERI Enrico - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo Maria - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - est. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FR. Fr. , nato a (OMESSO);

Avverso la ordinanza in data 17 Marzo 2010 del Tribunale di Roma, che ha confermato l'ordinanza emessa dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma in data 3 Febbraio 2010 con cui nei confronti del ricorrente e' stata disposta la misura della custodia in carcere in ordine al reato previsto dall'articolo 416 c.p. ed a violazioni della disciplina in materia, di riciclaggio;

Sentita la relazione effettuata dal Consigliere Dr. LUIG…

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