Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17600 del 30 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:17600PEN

Massima

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L'uso di un'arma impropria, come una tavola, per minacciare una persona integra il reato di minaccia aggravata ai sensi dell'art. 612, comma 2, c.p. in combinato disposto con l'art. 339 c.p., indipendentemente dal fatto che l'arma non sia stata materialmente utilizzata per colpire. Ciò in quanto la semplice ostensione dell'arma impropria, accompagnata da parole di dichiarata valenza minatoria, è sufficiente a configurare la fattispecie aggravata di minaccia, la quale esula dalla competenza del Giudice di Pace e rientra nella competenza del Tribunale. La mancata comparizione della persona offesa all'udienza non può essere equiparata alla remissione tacita di querela, la quale costituisce causa estintiva del reato di minaccia semplice, ma non di quello aggravato dalla modalità di utilizzo di un'arma impropria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di ANCONA;

nei confronti di:

1) PA. SE., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 05/11/2007 GIUDICE DI PACE di JESI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRELLI GIAN GIACOMO;

sentita la Requisitoria del Procuratore Generale nella pe…

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