Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dall'Ing. Caroli avverso la nota del Segretario Generale del Comune dell'Aquila, ha affermato il principio secondo cui l'interesse a ricorrere deve essere personale, attuale e concreto, non essendo sufficiente un interesse generico. Pertanto, l'eventuale annullamento della nota impugnata, che si riferiva a un provvedimento disciplinare nei confronti di un dipendente comunale, non era idoneo a recare un vantaggio diretto e concreto all'interesse sostanziale del ricorrente, determinandone l'inammissibilità del ricorso. Inoltre, il Tribunale ha ritenuto inammissibile anche il ricorso per motivi aggiunti, in quanto il parere espresso dall'ANAC, in quanto consultivo e non vincolante, non è autonomamente impugnabile, e la domanda subordinata relativa all'inerzia del Comune nell'esercitare l'azione disciplinare è stata ritenuta parimenti inammissibile per difetto di legittimazione attiva del ricorrente, trattandosi di un provvedimento sanzionatorio rivolto ad un dipendente pubblico che non incide direttamente sulla sua sfera giuridica.