Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12813 del 2 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12813PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. può essere integrato anche in assenza di un'abitualità di condotte violente e vessatorie, qualora emerga un quadro indiziario grave e convergente circa la reiterazione di atti di sopraffazione, umiliazione e sottomissione della vittima, tali da imporre alla stessa un regime di vita mortificante e degradante. A tal fine, rilevano non solo le dichiarazioni della persona offesa, ma anche le informazioni rese da terzi informati sui fatti, i reiterati interventi delle forze dell'ordine presso il domicilio familiare e il tentativo infruttuoso dei servizi sociali di convocare il nucleo familiare, elementi che, valutati complessivamente, possono fondare un giudizio di gravità indiziaria del reato, anche in assenza di specifici riscontri clinici sulle problematiche psicologiche degli indagati. In tale contesto, l'applicazione di misure cautelari personali, quali l'allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, risulta proporzionata ed adeguata al pericolo di reiterazione della condotta criminosa, desumibile dalla persistenza e dalla gravità degli atti di sopraffazione e umiliazione posti in essere dagli indagati nei confronti del familiare convivente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. BASSI Alessandr - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/07/2020 del Tribunale di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
letta la requisitoria del Procuratore generale, nella persona di Tomaso E. Epidendio, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile letta la memoria depositata via PEC dal difensore, avv. (OMISSIS);
lette le conclusioni depositate via PEC dal …

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