Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2755 del 23 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:2755PEN

Massima

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L'ordine di demolizione di un manufatto edilizio abusivo non è soggetto alla disciplina della prescrizione prevista per le sanzioni penali, in quanto costituisce una sanzione amministrativa a carattere ripristinatorio, priva di finalità punitive e con effetti che ricadono sul soggetto in rapporto con il bene, indipendentemente dall'essere l'autore dell'abuso. Tale sanzione non è nemmeno soggetta alla prescrizione stabilita per le sanzioni pecuniarie, in quanto non ha natura punitiva ma mira al ripristino della legalità urbanistica violata. L'interesse pubblico all'esecuzione della demolizione permane anche quando l'immobile abusivo sia stato inserito nel catasto con attribuzione di rendita, in assenza di atti amministrativi che ne abbiano sanato l'abusività o conferito una diversa destinazione. Il diritto al rispetto del domicilio non può essere invocato per impedire l'esecuzione dell'ordine di demolizione, essendo prevalente l'interesse dell'ordinamento all'abbattimento delle opere incompatibili con le disposizioni urbanistiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni - Rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/03/2017 del Tribunale di Velletri;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza del 1 marzo 2017, il Tribunale di …

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