Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31948 del 3 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:31948PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura quando il soggetto, al fine di sottrarsi al controllo delle forze dell'ordine, non si ferma all'alt intimato e, una volta raggiunto, oppone resistenza fisica e verbale agli operanti, attraverso atti di sfida, minacce e spintoni, anche in presenza di un precario stato fisico dovuto a precedenti eventi. Tale condotta oppositiva, che vanifica il precedente comportamento di fuga, integra gli elementi costitutivi del reato di resistenza, a prescindere dalla motivazione soggettiva che ha indotto il soggetto a sottrarsi al controllo. Inoltre, il diniego della sospensione condizionale della pena può essere legittimamente motivato dal riferimento a precedenti penali, anche di lieve entità, che escludano un giudizio prognostico favorevole sulla futura condotta del reo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. AMBROSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti da:

An. Gi., n. (OMESSO);

Fe. Ma., n. (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il giorno 09.03.2005 dalla Corte d'appello di Firenze;

Visti gli atti, la sentenza impugnata e i ricorsi;

Udita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.…

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