Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14529 del 29 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:14529PEN

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per il delitto di partecipazione ad associazione di stampo mafioso, vige una doppia presunzione: una relativa quanto alla sussistenza delle esigenze cautelari e una assoluta con riguardo all'adeguatezza della misura carceraria. Pertanto, in presenza di gravi indizi di colpevolezza per tale reato, il giudice non ha l'obbligo di dimostrare in positivo la ricorrenza dei "pericula libertatis", ma deve soltanto valutare l'eventuale sussistenza di segnali di rescissione del legame del soggetto con il sodalizio criminale tali da smentire, nel caso concreto, l'effetto della presunzione, in mancanza dei quali trova applicazione in via obbligatoria la sola misura della custodia in carcere. Inoltre, per i reati di partecipazione ad associazione mafiosa, non è necessario che l'ordinanza cautelare motivi anche in ordine alla rilevanza del tempo trascorso dalla commissione del fatto, in quanto vale la presunzione di adeguatezza della misura carceraria di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. La massima riassume i principi giuridici fondamentali espressi nella sentenza in relazione all'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, evidenziando la sussistenza di una doppia presunzione (relativa e assoluta) che incide sull'onere motivazionale del giudice e sulla necessità di dimostrare la sussistenza dei "pericula libertatis". Il linguaggio è tecnico-giuridico, la formulazione è al presente indicativo ed evita riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Palermo del 17.10-13.11.2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Pierluigi Cianfrocca;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SPINACI Sante, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), in difesa di …

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