Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18897 del 13 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:18897PEN

Massima

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La sospensione condizionale della pena è revocata di diritto ai sensi dell'art. 168 c.p., comma 1, n. 1, quando il condannato, nel periodo di prova quinquennale, commetta un nuovo delitto o contravvenzione della stessa indole, per il quale venga inflitta una pena detentiva. Il termine quinquennale per la revoca decorre dalla data in cui è divenuta irrevocabile la sentenza che ha concesso il beneficio, in quanto tale momento segna l'inizio dell'operatività dell'ordine di sospendere l'esecuzione della pena a condizione che il condannato non commetta altri reati. Eventuali ritardi o disfunzioni del procedimento penale che accerta il nuovo reato non incidono sulla decorrenza del termine e non possono essere addotti a giustificazione della mancata revoca del beneficio, essendo tali inconvenienti addebitabili a contingenti problemi dell'amministrazione della giustizia e non alla disciplina legislativa. Pertanto, una volta accertato che il condannato ha commesso un nuovo reato nel quinquennio successivo al passaggio in giudicato della sentenza che ha concesso la sospensione condizionale della pena, il giudice dell'esecuzione è tenuto a revocare di diritto tale beneficio, senza che possa rilevare la circostanza che il nuovo reato sia stato accertato con sentenza definitiva successivamente alla scadenza del quinquennio. Inoltre, in presenza di una revoca del beneficio ai sensi dell'art. 168 c.p., comma 1, n. 1, non può essere dichiarata l'estinzione dei reati originariamente giudicati ai sensi dell'art. 167 c.p., in quanto la revoca opera retroattivamente, facendo venir meno gli effetti sospensivi della condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenic - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/09/2019 del GIP TRIBUNALE di BUSTO ARSIZIO;
udita la relazione svolta dal Consigliere FIORDALISI DOMENICO;
Il Procuratore generale, Dott. ((omissis)), chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del 18 settembre 2019 del Tribunale di Busto Arsizio che, quale giudice dell'esecuzione, ha revocato ex articolo 168 c.p., comma 1, n. 1, il benefic…

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