Il provvedimento di archiviazione, pur essendo privo di uno specifico valore decisorio, rientra nella logica del sistema processuale delineato dal legislatore e non può essere equiparato alla sentenza di non luogo a procedere. La persona offesa dal reato, pur non potendo impugnare direttamente il decreto di archiviazione, non rimane priva di tutela, in quanto le è data la possibilità di proporre querela di falso a norma dell'articolo 221 e seguenti del codice di procedura civile. Il limite alla ricorribilità per cassazione del provvedimento di archiviazione, previsto dall'articolo 409, comma 6, del codice di procedura penale, opera nei confronti di tutte le parti processuali e non viola il diritto di difesa, il principio di obbligatorietà dell'azione penale, né il principio di uguaglianza. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso il decreto di archiviazione è ammesso solo nei casi di nullità previsti dall'articolo 127, comma 5, del codice di procedura penale, ovvero quando le parti non siano state poste in grado di esercitare le facoltà ad esse attribuite dalla legge.