Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza breve n. 1151 del 2012

ECLI:IT:TARPA:2012:1151SENB

Massima

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La presentazione dell'istanza di sanatoria successivamente all'impugnazione di un provvedimento sanzionatorio per abuso edilizio, quale l'ordinanza di demolizione, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente all'annullamento di tale provvedimento, rendendo il ricorso improcedibile. Ciò in quanto il riesame dell'abusività dell'opera, provocato dalla domanda di sanatoria, comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, esplicito od implicito, di accoglimento o di rigetto, che vale comunque a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. L'interesse del responsabile dell'abuso edilizio, pertanto, si sposta dall'annullamento del provvedimento già adottato, all'eventuale annullamento del provvedimento (esplicito o implicito) di rigetto della domanda di sanatoria.

Sentenza completa

N. 02148/2011
REG.RIC.

N. 01151/2012 REG.PROV.COLL.

N. 02148/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2148 del 2011, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), n.q., rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via Terrasanta N. 24;

contro

Comune di Bagheria in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Palermo, piazza G. Amendola 43;

per l'annullamento

- dell'ordinanza n. 81 del 31.8.11 di demolizione di opere abusive e rimessa in pristino dello stato dei luoghi;

- del provvedimento n. 85837 del 10.11.1…

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