La realizzazione di opere edilizie in assenza o in difformità dei necessari titoli autorizzativi, su suolo di proprietà pubblica, legittima l'adozione da parte della pubblica amministrazione di un provvedimento di demolizione ai sensi dell'art. 35 del d.P.R. n. 380 del 2001, a prescindere dalla natura demaniale o patrimoniale del terreno occupato e senza che sia necessaria la previa revoca o annullamento del titolo edilizio eventualmente rilasciato in passato. Tale provvedimento, infatti, ha natura vincolata e non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che lo giustificano, essendo sufficiente l'accertamento della realizzazione di opere abusive su suolo pubblico. L'amministrazione, pertanto, non è tenuta a seguire il procedimento di revoca in autotutela previsto dall'art. 21-quinquies della legge n. 241 del 1990 prima di adottare l'ordine di demolizione, in quanto quest'ultimo non costituisce esercizio di tale potere, ma mera applicazione della sanzione ripristinatoria di cui all'art. 35 del d.P.R. n. 380 del 2001.