Il termine breve per l'impugnazione in cassazione di una sentenza dichiarativa di fallimento decorre dalla comunicazione integrale del provvedimento effettuata dal cancelliere mediante posta elettronica certificata, in quanto tale modalità di comunicazione assicura la conoscenza legale del provvedimento suscettibile di impugnazione, in ragione delle esigenze di celerità che caratterizzano il procedimento fallimentare. L'omessa notifica dell'atto di reclamo entro il termine di dieci giorni dalla comunicazione del decreto di fissazione dell'udienza, previsto dalla legge fallimentare, comporta l'improcedibilità del reclamo, non potendo tale inosservanza essere sanata né dal rispetto del termine dilatorio di trenta giorni tra la notificazione e l'udienza, né dalla costituzione in giudizio della controparte. Il principio di conservazione degli atti giuridici non può prevalere sull'esigenza di tutela dell'aspettativa al consolidamento del provvedimento giudiziale, in considerazione della natura acceleratoria del procedimento fallimentare.