Consiglio di Stato sentenza n. 2160 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:2160SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, nell'esercizio del potere di annullamento delle autorizzazioni paesistiche rilasciate dalle amministrazioni comunali competenti, può verificare la legittimità dell'atto comunale sotto il profilo estrinseco, con riferimento alla mera verifica di legittimità, senza poter rinnovare le valutazioni di merito già compiute dall'organo comunale. Tuttavia, qualora l'atto comunale di autorizzazione paesaggistica risulti carente di adeguata motivazione in ordine alla compatibilità dell'intervento con i valori paesaggistici tutelati, l'autorità statale può annullare l'atto comunale per difetto di motivazione e, in tale contesto, indicare anche le ragioni di merito che concludono per la non compatibilità dell'intervento edilizio con i valori tutelati, senza che ciò comporti una indebita sovrapposizione delle valutazioni dell'autorità statale rispetto a quelle dell'amministrazione locale. L'atto di autorizzazione paesaggistica dell'ente locale, espressione dell'esercizio di valutazioni tecniche, deve contenere un'adeguata motivazione che indichi i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria, con riferimento alla descrizione dell'edificio, del contesto paesaggistico in cui esso si colloca e del rapporto tra edificio e contesto. In caso di carenza di tale motivazione, l'autorità statale può annullare l'atto comunale per difetto di motivazione e indicare le ragioni di merito che concludono per la non compatibilità dell'intervento edilizio con i valori paesaggistici tutelati.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/04/2018

N. 02160/2018REG.PROV.COLL.

N. 00165/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 165 del 2012, proposto dal Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo (Mibact), in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliato
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;

contro

il signor Giorgio Furlan, rappresentato e difeso dagli avvocati Francesco Brucoli e Valerio Vicenzi, con domicilio eletto presso lo studio legale Brucoli in Roma, via Montello, n. 30;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda) n. 4322/2011, resa tra le parti;

Visto …

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