Il Comune, nell'ambito delle competenze amministrative attribuitegli dalla legislazione regionale in materia di attività ricettive extralberghiere, può legittimamente revocare l'autorizzazione all'esercizio di affittacamere in presenza di gravi violazioni dell'ordinamento commerciale, quali lo svolgimento di attività pubblicitaria non conforme all'esercizio autorizzato, l'ampliamento abusivo del numero delle stanze e dei posti letto, nonché il cambiamento abusivo della denominazione da affittacamere ad albergo. Tali violazioni, essendo estranee a profili di ordine e sicurezza pubblica, non richiedono la previa richiesta del Prefetto ai sensi dell'art. 19 d.P.R. n. 616/1977, rientrando invece nelle funzioni di polizia amministrativa devolute dalla legislazione regionale ai Comuni. L'amministrazione comunale, nell'esercizio di tali competenze, non è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento di revoca, trattandosi di un provvedimento sanzionatorio adottato a seguito di reiterate violazioni dell'ordinamento commerciale, debitamente contestate e comprovate. La revoca dell'autorizzazione, in tali casi, risulta pertanto legittima e proporzionata, in quanto finalizzata a ripristinare la regolarità dell'attività imprenditoriale e a tutelare l'ordinato svolgimento del mercato.