Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2456 del 2019

ECLI:IT:TARMI:2019:2456SENT

Massima

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Il potere di pianificazione urbanistica è volto alla realizzazione contemperata di una pluralità di differenti interessi pubblici, che trovano il proprio fondamento in valori costituzionalmente garantiti. Le scelte urbanistiche costituiscono valutazioni di merito sottratte al sindacato giurisdizionale di legittimità, salvo che risultino inficiate da errori di fatto, abnormi illogicità, violazioni procedurali, ovvero che, per quanto riguarda la destinazione di specifiche aree, risultino confliggenti con particolari situazioni che abbiano ingenerato affidamenti e aspettative qualificate. L'onere di motivazione gravante sull'amministrazione in sede di adozione di uno strumento urbanistico, salvo i casi in cui esso incida su zone territorialmente circoscritte ledendo legittime aspettative, è di carattere generale e risulta soddisfatto con l'indicazione dei profili generali e dei criteri che sorreggono le scelte effettuate, senza necessità di una motivazione puntuale e "mirata". La semplice reformatio in peius della disciplina urbanistica attraverso il ridimensionamento dell'attitudine edificatoria di un'area è interdetta solo da determinazioni vincolanti per l'amministrazione in ordine ad una diversa "zonizzazione" dell'area stessa, ovvero tali da fondare legittime aspettative potendosi configurare un affidamento qualificato del privato esclusivamente in presenza di convenzioni di lottizzazione, accordi di diritto privato intercorsi tra il Comune e i proprietari delle aree, aspettative nascenti da giudicati di annullamento di dinieghi di concessione edilizia o di silenzio-rifiuto su una domanda di concessione o ancora nella modificazione in zona agricola della destinazione di un'area limitata, interclusa da fondi edificati in modo non abusivo. Il PTCP, acquisite le proposte dei comuni, definisce gli ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico, con efficacia prevalente ai sensi dell'articolo 18 della L.r. 12/2005, nei limiti della facoltà dei comuni di apportarvi, in sede di redazione del piano delle regole, rettifiche, precisazioni e miglioramenti derivanti da oggettive risultanze riferite alla scala comunale.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/11/2019

N. 02456/2019 REG.PROV.COLL.

N. 03252/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3252 del 2011, proposto da
((omissis)), in proprio e quale legale rappresentante dell’azienda ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale presso la casella di posta elettronica certificata dell’avvocato ((omissis)) ([email protected]);

contro

Comune di Olgiate Molgora, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avvocato ((omissis)), con studio ubicato in Milano, C.so di ((omissis)), n. 47;
Regione Lombardia, in persona del Presi…

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