Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13371 del 28 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:13371PEN

Massima

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La contraffazione di una polizza assicurativa e del relativo certificato, mediante l'utilizzo di moduli intestati alla compagnia assicuratrice, integra il reato di falsità in scrittura privata di cui all'art. 485 c.p., essendo tali documenti qualificabili come scritture private, ancorché rappresentativi di atti aventi rilevanza pubblica. La falsità ideologica nel certificato di assicurazione obbligatoria R.C.A., consistente nell'attestazione di dati non veritieri, configura invece il reato di falsità ideologica in certificati commessa da persona esercente un servizio di pubblica necessità, previsto dall'art. 481 c.p. Pertanto, qualora entrambe le condotte siano contestate nell'imputazione originaria, il giudice deve limitarsi a qualificare il fatto come violazione degli artt. 81 cpv. e 485 c.p., lasciando immutata la pena inflitta, in applicazione del principio di cui all'art. 597, comma 3, c.p.p., che vieta la reformatio in peius.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

TR. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 31/10/2006 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. STABILE Carmine, che ha concluso per il rigetto.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Tr. Ma. e' stato condannato in primo grado alla pena di giustizia nonche…

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